IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visto l'esito degli accertamenti ispettivi svolti ai sensi dell'art. 1 del decreto-legge 6 settembre 1982, n. 629, convertito nella legge 12 ottobre 1982, n. 726, da cui risultano forme di ingerenza della criminalita' organizzata nell'amministrazione dell'Azienda sanitaria provinciale n. 5 di Reggio Calabria; Considerato che tali ingerenze pregiudicano interessi primari della collettivita' ed espongono l'azienda stessa a pressanti condizionamenti, compromettendone la libera determinazione ed il buon andamento; Rilevato, altresi', che la permeabilita' dell'ente ai suddetti condizionamenti arreca grave pregiudizio al regolare funzionamento dei servizi e costituisce pericolo per lo stato della sicurezza pubblica; Ritenuto che, al fine di rimuovere la causa del grave inquinamento e deterioramento della gestione, si rende necessaria la nomina di una commissione straordinaria per l'amministrazione dell'A.S.P. n. 5 di Reggio Calabria; Visti gli articoli 143 e 146 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 19 marzo 2003; Decreta: Art. 1. L'amministrazione dell'Azienda sanitaria provinciale n. 5 di Reggio Calabria e' affidata, per la durata di diciotto mesi, alla commissione straordinaria composta da: dott. Massimo Cetola - prefetto; dott. Claudio Ranucci - dirigente amministrativo; dott. Salvatore Carli - direttore amministrativo contabile.